Il tè ha infinite proprietà benefiche, ma come per altre bevande e infusioni può talvolta sorgere il dubbio se sia il caso di offrirlo anche ai bambini. Al contrario di succhi di frutta, bibite gasate e altre bevande che ci propone la pubblicità, il tè non contiene additivi, conservanti e zuccheri in eccesso, cosa che lo rende una bevanda decisamente più sana di tante altre. Al tempo stesso, però, non sempre è chiaro se le sostanze salutari che contiene abbiano effetti positivi sui più piccoli. Ma allora, il tè fa bene o fa male ai bambini? La risposta è “dipende”: il tè può essere dato ai bambini in tutta sicurezza, purché si rispettino alcune semplici regole pratiche. Vediamo allora quali sono i rischi principali legati all’uso del tè in età pediatrica e come evitarli.
1. Troppo tè può provocare irrequietezza. Il tè, così come il cacao e la cioccolata, contiene moderate quantità di caffeina, molto meno della classica tazzina di espresso ma a sufficienza per dare a noi adulti un senso di vigile benessere. Non è però questo un buon motivo per lasciar bere ai bambini troppe tazze del nostro stesso tè: la piccola quantità di caffeina che contengono può essere pur sempre troppo elevata in rapporto al loro scarso peso e al diverso metabolismo, rendendo i nostri bambini nervosi e iperattivi – soprattutto all’ora della nanna.
Come risolvere: Per i bambini più piccoli, acquistate solo tè deteinati. In commercio se ne trovano di pensati proprio per loro, ma anche il tè deteinato per adulti può andare bene, senza contare la maggior varietà di qualità e di aromi. Quando i vostri bambini cominceranno a crescere, provate a dar loro tè dal basso contenuto di teina, come il tè verde bancha, e cercate di servirlo loro in mattinata o non più tardi dell’ora di pranzo.
2. Il tè può ostacolare l’assorbimento del ferro. I tannini naturalmente presenti nel tè, riducendo l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo, possono aggravare stati di anemia in bambini già soggetti a questo problema.
Come risolvere: I tè non fermentati, come il tè bianco e il tè verde, contengono quantità basse di tannino, risultando dunque una scelta preferibile in caso di anemia. E’ sufficiente inoltre lasciare in infusione le foglie qualche minuto in meno rispetto alla ricetta standard per ridurre davvero al minimo la già scarsa presenza di tannini nella bevanda.
3. L’uso di zuccheri può instillare cattive abitudini alimentari. Tè dal sapore troppo pungente possono non incontrare il gusto dei bambini piccoli. Mamme e papà si sentiranno così tentati dall’aggiungere molto zucchero, pratica sconsigliata nei primissimi anni.
Come risolvere: Se i gusti del vostro piccolo sono ancora troppo immaturi per permettergli di apprezzare il sapore del tè, non cedete alla tentazione di zuccherare all’eccesso la bevanda. Provate piuttosto a offrirgli tè aromatizzati facilmente palatabili, come ad esempio il tè rosso alla pesca, totalmente privo di teina, oppure infusi ricchi di frutta, dal dolce sapore anche senza il bisogno di zuccheri aggiunti.